Assegno di mantenimento non pagato: cosa fare contro lโ€™ex coniuge/compagno/a inadempiente

โ€œLโ€™ex coniuge/compagno/a non paga lโ€™assegno di mantenimento? Scopri quali strumenti legali hai a disposizione per tutelarti e recuperare le somme dovute.โ€

Quando una coppia si separa una delle condizioni piรน importanti riguarda lโ€™assegno di mantenimento: un contributo economico stabilito a favore del coniuge piรน debole e/o dei figli. Purtroppo, puรฒ accadere che lโ€™obbligato non rispetti questo impegno, creando difficoltร  economiche e tensioni familiari.

In questo articolo vediamo cosa si puรฒ fare se lโ€™assegno di mantenimento non viene pagato.


1. Lโ€™obbligo di pagamento รจ un dovere giuridico

Lโ€™assegno di mantenimento non รจ una semplice โ€œgentile concessioneโ€: รจ un obbligo stabilito dalla sentenza di separazione/di divorzio o di affidamento dei figli nati al di fuori del matrimonio. Ciรฒ significa che, essendo titolo esecutivo, in caso di inadempimento, la parte che non riceve quanto dovuto puรฒ agire legalmente per ottenere le somme spettanti.


2. Diffida formale allโ€™ex coniuge/compagno

Il primo passo consigliato รจ inviare una diffida formale tramite avvocato. Si tratta di una comunicazione ufficiale che invita lโ€™obbligato a rispettare quanto stabilito dalla sentenza di separazione/divorzio/affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio. In molti casi, questo strumento รจ sufficiente a ottenere il pagamento, evitando procedure piรน lunghe e costose.


3. Precetto

Se la diffida non produce effetti, lโ€™Avvocato notificherร  il titolo esecutivo (ossia la sentenza) contestualmente ad un atto di precetto, con cui si intima allโ€™obbligato di pagare quanto dovuto, entro e non oltre 10 giorni.


4. Esecuzione forzata: pignoramento dello stipendio o dei beni

Se lโ€™obbligato/debitore non paga quanto richiesto entro 10 giorni dalla notifica dellโ€™atto di precetto, รจ necessario ricorrere al pignoramento. Esistono vari tipi di pignoramento, pertanto il difensore deciderร  se procedere a :

  • pignoramento mobiliare, che ha per oggetto i beni mobili dellโ€™ ex coniuge/compagno;
  • pignoramento presso terzi che ha per oggetto i crediti che il debitore vanta presso terzi (rientra in questo tipo di pignoramento quello dello stipendio o della pensione, direttamente presso il datore di lavoro o lโ€™INPS, del conto correnteโ€ฆ)
  • pignoramento immobiliare, che ha per oggetto i beni immobili dellโ€™ ex coniuge/compagno;

Questi strumenti permettono di recuperare coattivamente le somme non pagate.


5. Assegno di mantenimento e tutela penale

Il mancato pagamento dellโ€™assegno di mantenimento non ha solo conseguenze civili. In alcuni casi, infatti, puรฒ configurare il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare (art. 570 c.p. e art. 570 bis c.p.).
Ciรฒ comporta la possibilitร  di presentare una denuncia-querela alle autoritร  competenti, con conseguenze penali per lโ€™ex coniuge/compagno inadempiente.


6. Perchรฉ rivolgersi a un avvocato

Affrontare da soli un inadempimento di questo tipo puรฒ essere difficile e stressante. Un avvocato esperto in diritto di famiglia puรฒ:

  • valutare la situazione concreta;
  • predisporre la diffida legale;
  • avviare le azioni esecutive per recuperare le somme;
  • tutelare i diritti del coniuge e dei figli davanti al Tribunale.

Conclusione

Se lโ€™ex coniuge/compagno non paga lโ€™assegno di mantenimento stabilito nella sentenza di separazione/divorzio/affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio, non si รจ privi di tutela: la legge mette a disposizione strumenti efficaci per ottenere quanto spetta di diritto.

Se ti trovi in questa situazione e desideri assistenza, puoi contattare il nostro studio legale: valuteremo insieme la strategia piรน adatta per tutelare i tuoi interessi e quelli dei tuoi figli

Il nuovo reato di illecita diffusione di contenuti generati o alterati con sistemi di intelligenza artificiale: cosa cambia e perchรฉ puรฒ riguardarti

Dal 10 ottobre 2025 entra in vigore una nuova norma penale molto importante: lโ€™articolo 612โ€‘quater del codice penale, introdotto dalla Legge 23 settembre 2025, n.โ€ฏ132, che affronta le implicazioni dellโ€™intelligenza artificiale nella diffusione illecita di contenuti.ย 

In parole semplici: chi pubblica, cede o comunque diffonde immagini, video o voci falsificati (o alterati) con lโ€™ausilio dellโ€™intelligenza artificiale, idonei a trarre in inganno sulla loro genuinitร , senza il consenso della persona ritratta, potrร  essere perseguito penalmente, allorquando venga cagionato un danno.

Ecco come funziona, chi puรฒ essere coinvolto, e perchรฉ chi subisce un abuso puรฒ rivolgersi a un avvocato penalista.


Che cosa punisce lโ€™art.โ€ฏ612โ€‘quater c.p.

La norma prevede:

  • รˆ reato chi, senza il consenso della persona interessata, cede, pubblica o altrimenti diffonde immagini, video o voci falsificati o alterati tramite sistemi di intelligenza artificiale, che siano idonei ad ingannare chi li osserva o ascolta circa la loro genuinitร .ย 
  • La pena prevista รจ reclusione da 1 a 5 anni.ย 
  • Il reato รจ, di regola, procedibile a querela della persona offesa (cioรจ, lโ€™azione penale parte solo se la vittima presenta una querela).ย 
  • Tuttavia, si procede dโ€™ufficio (cioรจ si puรฒ procedere anche senza querela) se:
    1. il fatto รจ connesso con altro delitto che รจ perseguibile dโ€™ufficio;
    2. il fatto รจ commesso contro persona incapace (per etร , per infermitร );
    3. il fatto รจ commesso contro una pubblica autoritร  per le funzioni svolte.ย 

Perchรฉ รจ una norma rilevante (e insidiosa)

1. Lโ€™inganno โ€œhigh-techโ€

Con gli strumenti attuali di AI รจ sempre piรน facile creare immagini, video o voci che sembrano reali, ma non lo sono (deepfake, audio sintetici, manipolazioni). Questa norma mira a colpire chi utilizza tali tecnologie per danneggiare la reputazione altrui, diffondere false accuse, creare โ€œproveโ€ fasulle, ecc.

2. Il regime di procedibilitร 

Il fatto che la norma sia in linea generale a querela significa che รจ la vittima che deve attivare la macchina giudiziaria. Chi subisce la diffusione illecita deve sapere di dover presentare querela entro i termini per non perdere la possibilitร  di agire.

Ma esistono condizioni in cui si potrร  procedere anche dโ€™ufficio, rendendo possibile lโ€™azione penale indipendentemente dalla volontร  del danneggiato. Queste condizioni riguardano situazioni aggravate o soggetti particolari (ad esempio un incapace). 


Quali casi concreti possono rientrare nel nuovo reato?

Ecco alcuni esempi (ipotetici) di situazioni che potrebbero configurare il nuovo reato:

  • Diffondere sui social un video manipolato in cui una persona dichiara cose mai dette, generando danni alla reputazione.
  • Pubblicare una conversazione audio falsificata con voce diventata โ€œsimileโ€ a quella della vittima, convincendo altri che la persona ha detto ciรฒ che in realtร  non ha detto.
  • Inserire il volto di qualcuno in un video compromettente, pur non essendo presente o non avendo mai partecipato allโ€™evento reale.
  • Creare falsi messaggi vocali attribuiti a una persona, poi diffusi per scopi di ricatto, diffamazione o estorsione.

Se lโ€™alterazione tramite AI รจ ben realizzata, puรฒ essere difficile per chi subisce lโ€™abuso dimostrare la falsitร , e in questo contesto la consulenza tecnica e legale diventa essenziale.


Cosa puรฒ fare chi subisce un illecito secondo lโ€™art.โ€ฏ612โ€‘quater

Se credi di essere vittima di una diffusione illecita di contenuti manipolati con lโ€™uso dellโ€™AI:

  1. Raccogli prove fin da subito: screenshot, file originali (se li hai), tracce digitali, testimoni.
  2. Valuta la falsitร  o alterazione del materiale con un consulente tecnico (perizia informatica / digitale).
  3. Presenta querela presso la competente autoritร  giudiziaria, entro il termine previsto dalla legge, chiedendo che si proceda per il reato previsto dallโ€™art. 612โ€‘quater.
  4. Affidati a un avvocato esperto in diritto penale e in diritto della tecnologia / digitale, che possa assisterti sia in sede penale sia eventualmente in sede civile e che possa chiedere anche misure immediate a tua tutela (es. rimozione del contenuto, oscuramento, sequestro eccโ€ฆ)

Cosa tenere presente nellโ€™immediato?

  • La norma รจ nuova: occorrerร  vedere come verrร  applicata nei casi concreti.
  • La distinzione tra โ€œcontenuto genuinoโ€ e โ€œcontenuto alteratoโ€ puรฒ essere oggetto di controversia tecnicoโ€‘scientifica.
  • Il termine per proporre querela รจ un vincolo temporale: se scade, potresti perdere la possibilitร  di far valere il reato.
  • Se il fatto รจ connesso con altri reati, potrebbe scattare la procedibilitร  dโ€™ufficio, che modifica la dinamica dellโ€™azione penale.
  • In casi di persone incapaci, lโ€™azione puรฒ partire dโ€™ufficio, anche senza querela.

Perchรฉ รจ utile rivolgersi a un avvocato specializzato

  • Valutazione preliminare: capire se il materiale diffuso rientra davvero nel nuovo reato o in altre fattispecie esistenti (diffamazione, calunnia, violazione della privacy, pedopornografia, ecc.).
  • Supporto tecnicoโ€‘forense: collaborazione con periti informatici per dimostrare la falsitร  o alterazione dei contenuti.
  • Redazione della querela/atto di denuncia ben formulato, con tutti gli elementi utili.
  • Interventi urgenti: sequestri, oscuramento, rimozione eccโ€ฆ.

Lo Studio Legale Grici & Testa puรฒ fornirti un valido aiuto grazie alla collaborazione con periti esperti e ad un team di avvocati esperti sia di diritto penale che diritto civile per una tutela completa.

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Divorzio in Italia: modalitร , tempi e costi

Il divorzio รจ lโ€™istituto giuridico che pone fine a un matrimonio, sciogliendo definitivamente il vincolo giuridico o cessando gli effetti civili del matrimonio concordatario.

Tale procedura, consente a due persone giร  separate, di riacquistare lo stato di persone non  coniugate e di contrarre nuove nozze, inoltre con esso i coniugi perdono i reciproci diritti di successione.

In Italia esiste il divorzio consensuale ed il divorzio contenzioso.

Conoscere le differenze รจ fondamentale per capire le tempistiche necessarie per ottenere un divorzio ed i costi da sostenere.


Divorzio consensuale: rapido e meno costoso

Il divorzio consensuale si applica quando i coniugi trovano un accordo su tutte le condizioni: mantenimento, affidamento dei figli, casa coniugale e divisione dei beni.

Procedura:

  • Ricorso su domanda congiunta in Tribunale;
  • Negoziazione assistita;
  • Comparizione davanti allโ€™Ufficiale di Stato Civile.

Tempi: grazie alla legge sul divorzio breve (l. 55/2015), le persone separate consensualmente possono chiedere il divorzio trascorsi 6 mesi dalla separazione.

Una volta avviata la procedura, essa puรฒ concludersi in pochi mesi.

Costi: i costi sono ridotti e variano a seconda della procedura scelta. In caso di ricorso su domanda congiunta in tribunale i costi variano, indicativamente, da โ‚ฌ 1.000,00 a โ‚ฌ 3.000,00; mentre in caso di negoziazione assistita tra gli โ‚ฌ 1.500,00 a โ‚ฌ 3000,00. Per un divorzio in Comune, senza lโ€™assistenza di un avvocato, รจ previsto il pagamento di una marca da bollo da โ‚ฌ 16.


Divorzio su domanda congiunta in Tribunale

Il divorzio su domanda congiunta (detto anche divorzio consensuale o divorzio congiunto) richiede la presentazione di un ricorso al Tribunale competente, che deve contenere gli accordi sulle condizioni raggiunte, come lโ€™assegnazione della casa familiare, lโ€™affidamento ed il mantenimento dei figli minori, lโ€™eventuale assegno divorzile e la suddivisione dei beni in comune (se non divisi in sede di separazione).

Tribunale competente a decidere sul divorzio รจ quello della residenza abituale dei figli minori se presenti, in caso contrario quello di residenza di uno dei coniugi.

Il ricorso, redatto da uno Avvocato per parte o dal medesimo Avvocato per entrambi, viene sottoscritto da entrambi i coniugi, e depositato presso la cancelleria del Tribunale competente. Dopo il deposito, viene fissata un’udienza dove i coniugi devono comparire personalmente per esprimere la loro volontร  di divorziare alle condizioni personali e patrimoniali pattuite. Successivamente verrร  emessa verrร  emessa una sentenza che riporta le concordate condizioni che sono state esaminate e approvate dal Tribunale e dal Pubblico Ministero. A questo punto il matrimonio risulta definitivamente sciolto con relativa trascrizione sui registri dello stato civile.

Vantaggi:

  • tempi rapidi (qualche mese);
  • costi contenuti rispetto al giudiziale;

Divorzio con negoziazione assistita

Introdotta dal d.l. 132/2014, la negoziazione assistita permette ai coniugi di raggiungere un accordo con lโ€™aiuto dei rispettivi avvocati. La convenzione e lโ€™accordo vengono sottoscritti presso lo Studio dellโ€™Avvocato e trasmessi alla Procura della Repubblica per ottenere lโ€™autorizzazione/nulla osta, necessaria per la relativa trascrizione sui registri dello stato civile presso il Comune dove era stato celebrato il matrimonio.

Vantaggi:

  • tempi molto rapidi (un paio di mesi);
  • costi contenuti rispetto al giudiziale;
  • si evita lโ€™udienza in Tribunale.

Divorzio davanti allโ€™Ufficiale di Stato Civile

รˆ la modalitร  piรน semplice e veloce, possibile solo se:

  • non ci sono figli minori;
  • non ci sono figli maggiorenni disabili o non autosufficienti;
  • non sono previsti trasferimenti patrimoniali.

Procedura: i coniugi si presentano in Comune, davanti allโ€™Ufficiale di Stato Civile, e dopo 30 giorni confermano lโ€™accordo. La tempistica varia a seconda del Comune di residenza, in merito, quindi, sarร  necessario contattare gli uffici preposti, anche per conoscere le modalitร  di presentazione della domanda.


Divorzio contenzioso: quando manca lโ€™accordo

In assenza di accordo sulle condizioni di divorzio, oppure quando uno dei coniugi non si rende disponibile a concedere allโ€™altro lโ€™assenso per il divorzio, il coniuge interessato ad ottenere lo scioglimento del matrimonio civile o la cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario deve necessariamente procedere unilateralmente mediante lโ€™instaurazione del divorzio contenzioso (detto anche giudiziale).

Tale procedimento si instaura attraverso il deposito di un ricorso, redatto e sottoscritto dal proprio Avvocato, presso il Tribunale competente

Fissata lโ€™udienza di comparizione personale dei coniugi davanti al Giudice, il ricorrente notifica allโ€™altro coniuge il ricorso con il verbale di fissazione dellโ€™udienza.

Il giudice, sentite le parti e i rispettivi difensori e assunte ove occorra sommarie informazioni, emette con ordinanza i provvedimenti temporanei e urgenti che ritiene opportuni nellโ€™interesse delle parti, nei limiti delle domande da queste proposte, e dei figli.

Dopo l’udienza, segue una fase istruttoria in cui si raccolgono prove.

La procedura si conclude con la sentenza di divorzio emessa dal giudice, che regola i rapporti tra i coniugi.

Le parti nel corso del procedimento possono richiedere ed ottenere una sentenza parziale sullo status, che dichiara lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario, permettendo cosรฌ ai coniugi di recuperare lo “stato civile libero” e risposarsi, anche prima che siano definite tutte le altre questioni come l’assegno divorzile, l’affidamento dei figli e le questioni patrimoniali.

Tempi: Il ricorso puรฒ essere presentato solo dopo un periodo di 12 mesi dalla separazione giudiziale o 6 mesi dalla separazione consensuale. Il procedimento puรฒ durare diversi anni.

Costi: molto piรน elevati rispetto al consensuale. Le spese legali si aggirano, indicativamente, da un minino di โ‚ฌ 3.000,00 fino ad arrivare anche a โ‚ฌ 10.000,00 in casi particolarmente complessi.


Conclusioni e assistenza legale

Scegliere la modalitร  di divorzio piรน adatta non รจ mai semplice: ogni caso ha le proprie peculiaritร  e richiede valutazioni attente sugli aspetti economici, patrimoniali e familiari.

Il nostro studio legale offre consulenza e assistenza in tutte le fasi del procedimento di divorzio, sia consensuale che giudiziale, con lโ€™obiettivo di ridurre tempi, costi e conflitti, sempre nel rispetto degli interessi dei figli e dei diritti dei coniugi.

๐Ÿ‘‰ Contattaci per una consulenza personalizzata: ti aiuteremo a individuare la soluzione piรน rapida e vantaggiosa per il tuo caso.

Ricorda che, in presenza di determinati requisiti reddituali, รจ possibile accedere al patrocinio a spese dello Stato (gratuito patrocinio), che consente di sostenere le spese legali senza alcun costo per il cliente.

Stalking: cosa dice la Cassazione (Sez. V, sentenza n. 11756 del 25 marzo 2025)

Lo stalking โ€“ o reato di atti persecutori โ€“ รจ previsto dallโ€™art. 612-bis del codice penale. Si configura quando una persona, con comportamenti ripetuti, minaccia o molesta unโ€™altra al punto da:

  • provocarle uno stato di ansia o paura;
  • far temere per la propria incolumitร  o quella di persone care;
  • costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita.

La recente sentenza della Cassazione

Con la sentenza n. 11756/2025, depositata il 25 marzo 2025, la Corte di Cassazione, Sezione V Penale, ha ribadito alcuni principi fondamentali sul reato di stalking e la possibilitร  di applicare misure cautelari anche a fatti, sostanzialmente, meno gravi.

Il caso riguardava un uomo accusato di aver perseguitato lโ€™ex compagna con telefonate, minacce e molestie ripetute nellโ€™arco di circa due settimane.

Il Tribunale del riesame aveva disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La difesa contestava la misura, sostenendo che il breve periodo di tempo non fosse sufficiente a configurare il reato di atti persecutori e, comunque, contestava la sussistenza di esigenze cautelari.


I principi stabiliti

La Cassazione ha respinto il ricorso, chiarendo che:

  1. Il reato รจ abituale: non conta la durata in termini assoluti, ma la reiterazione delle condotte. Anche se avvenute in pochi giorni, se idonee a generare ansia o timore, possono integrare lo stalking.
  2. Non serve uno โ€œstato patologicoโ€: lo stato di ansia o paura non deve necessariamente tradursi in una malattia certificata; รจ sufficiente che sia concreto e percepibile.
  3. Misure cautelari legittime: lโ€™applicazione degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico รจ proporzionata quando cโ€™รจ un rischio reale di reiterazione del reato.

Perchรฉ รจ importante

Questa sentenza conferma che la tutela della vittima di stalking รจ molto ampia:

  • non รจ necessario attendere mesi di condotte persecutorie per agire;
  • anche poche (almeno due) condotte concentrate in breve tempo possono bastare;

Assistenza legale

Se sei vittima di stalking o ti trovi coinvolto in un procedimento per atti persecutori, รจ fondamentale affidarsi a un avvocato penalista esperto.

Il nostro studio offre consulenza e difesa in materia di reati contro la persona, con attenzione sia alla tutela delle vittime sia alla garanzia dei diritti degli imputati.

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Ne bis in idem e archiviazione: si puรฒ essere denunciati due volte per lo stesso fatto?

Il principio del ne bis in idem รจ uno dei pilastri del diritto penale: nessuno puรฒ essere processato due volte per il medesimo fatto. La sua base normativa si trova nellโ€™art. 649 del codice di procedura penale e, a livello sovranazionale, nellโ€™art. 4 del Protocollo n. 7 della Convenzione europea dei diritti dellโ€™uomo (CEDU) e nellโ€™art. 50 della Carta dei diritti fondamentali dellโ€™Unione europea.

Ma come funziona questo principio nella fase delle indagini preliminari? E, soprattutto, cosa accade se dopo lโ€™archiviazione di un procedimento penale si viene nuovamente denunciati per lo stesso fatto? E se a seguito di una denuncia vengono aperte due procedimenti penali a carico della stessa persona?


Archiviazione e suoi effetti

Quando il pubblico ministero, al termine delle indagini preliminari, ritiene che non vi siano elementi sufficienti per formulare una ragionevole previsione di condanna puรฒ chiedere al giudice per le indagini preliminari (GIP) lโ€™archiviazione del procedimento.

Lโ€™archiviazione:

  • non costituisce una sentenza definitiva di assoluzione,
  • non ha efficacia di giudicato sostanziale,
  • non preclude in via assoluta la riapertura delle indagini.

In altre parole, lโ€™archiviazione โ€œchiudeโ€ il procedimento in quel momento, ma non impedisce che in futuro lo stesso fatto possa tornare ad essere oggetto di indagine se emergono nuovi elementi.


Differenza con il giudicato

Il principio del ne bis in idem opera pienamente soltanto quando vi รจ un giudicato penale (sentenza irrevocabile di assoluzione o condanna).

Lโ€™archiviazione non rientra in questa categoria, quindi non impedisce di riaprire il fascicolo. In caso di nuova denuncia per il medesimo fatto, il pubblico ministero ha due possibilitร :

  1. Valutare se vi siano elementi nuovi e rilevanti che giustifichino lโ€™iscrizione di una nuova notizia di reato e/o la riapertura delle indagini;
  2. Chiedere lโ€™archiviazione immediata se la nuova denuncia non porta alcuna novitร  rispetto al procedimento giร  archiviato.

Il GIP, inoltre, รจ chiamato a vigilare che non si trasformi lโ€™archiviazione in un modo per โ€œaggirareโ€ il ne bis in idem sostanziale.


Quando si puรฒ riaprire unโ€™indagine giร  archiviata?

La legge consente la riapertura delle indagini solo se emergono nuovi elementi di prova (art. 414 c.p.p.).
In mancanza di novitร , una nuova denuncia per lo stesso fatto dovrebbe essere destinata a unโ€™archiviazione rapida, proprio per evitare abusi e inutili duplicazioni di procedimenti.

Un caso pratico affrontato dal nostro Studio

Per capire meglio, riportiamo un esempio concreto tratto da un caso affrontato dal nostro Studio.

Un soggetto aveva presentato querela lamentando che lโ€™ex coniuge non avesse rispettato un provvedimento del Tribunale in materia di affido. Tuttavia, lo stesso fatto era giร  stato oggetto di un precedente procedimento penale, per il quale il Pubblico Ministero aveva chiesto e ottenuto lโ€™archiviazione.

Quando la querela รจ stata riproposta, la Procura – a seguito di nostra memoria difensiva – ha rilevato che non era possibile aprire un nuovo procedimento per lo stesso fatto: si sarebbe violato il principio del ne bis in idem. Il Pubblico Ministero ha quindi chiesto al giudice lโ€™archiviazione della nuova notizia di reato, specificando che non erano emersi elementi nuovi tali da giustificare una riapertura delle indagini.

Questo caso mostra bene come, dopo unโ€™archiviazione, una nuova denuncia identica e priva di elementi di novitร  non puรฒ portare a un nuovo processo.


Conclusioni

  • Il ne bis in idem si applica in modo pieno solo alle sentenze passate in giudicato.
  • Lโ€™archiviazione non equivale a unโ€™assoluzione definitiva e non impedisce, di per sรฉ, una nuova indagine.
  • Tuttavia, per riaprire un procedimento archiviato รจ necessario che emergano elementi di fatto nuovi.
  • In caso di nuova denuncia senza nuovi elementi, il pubblico ministero deve chiedere una nuova archiviazione, a tutela del principio di legalitร  e di economia processuale (ne bis in idem sostanziale).

In sintesi: dopo lโ€™archiviazione si puรฒ essere nuovamente denunciati per lo stesso fatto, ma la riapertura delle indagini รจ legittima soltanto se vi sono elementi realmente nuovi rispetto al procedimento precedente.

Separazione consensuale: cosโ€™รจ, come funziona e vantaggi

La separazione, per una  famiglia, รจ un momento delicato, che porta con sรฉ cambiamenti importanti e spesso preoccupazioni per il futuro. Essa rappresenta una condizione transitoria, in cui i coniugi sono autorizzati a vivere separati, e a cui possono seguire:

  • la riconciliazione;
  • il divorzio

Detto questo, occorre specificare che ci sono due tipologie di separazione: 

  • la separazione giudiziale, a cui si ricorre quando i coniugi non sono in grado di negoziare, rimanendo fermi ognuno nelle proprie convinzioni e condizioni.
  • la separazione consensuale, possibile in caso di pieno accordo tra i due coniugi sul prosieguo dei loro rapporti personali e patrimoniali.

Percorrere una strada piuttosto che unโ€™altra ha tutta una serie di ripercussioni, non solo dal punto di vista psicologico ma anche sulle tempistiche e sui costi da sostenere.

La separazione consensuale, permette ai coniugi di affrontare questa fase di cambiamento in modo piรน sereno e con tempistiche piรน veloci, inoltre i costi di una separazione consensuale sono inferiori rispetto a quelli richiesti da una giudiziale.

Che cosโ€™รจ la separazione consensuale

La Separazione consensuale รจ la procedura che consente ai coniugi, allorchรฉ si verifichino fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza, di separarsi concordando le condizioni.

In pratica, marito e moglie, chiedono di essere autorizzati a vivere separati, alle condizioni pattuite e relative ad aspetti fondamentali come:

  • lโ€™affidamento e il mantenimento dei figli:
  • lโ€™assegnazione della casa familiare;
  • lโ€™assegno di mantenimento;
  • la gestione dei beni comuni.

Tre diversi tipi di separazione consensuale

Oggi la legge prevede tre diverse forme di separazione consensuale:

  1. Davanti al Tribunale
    I coniugi, a mezzo del proprio avvocato (che puรฒ essere unico per entrambi), presentano ricorso dinanzi al Tribunale competente. Il giudice, verificate che le condizioni statuite siano conformi ai dettati normativi e non contrastino con norme inderogabili, emette sentenza di separazione.
  2. Con negoziazione assistita dagli avvocati
    I coniugi, ognuno assistito dal proprio difensore, redigono e firmano primaย  una convenzione e successivamente lโ€™accordo di negoziazione assistita. Trasmessi gli atti e i documenti alla Procura della Repubblica si attende l’autorizzazione o il nulla osta che verrร  comunicato al Comune dove era stato celebrato il matrimonio.
  3. In Comune
    รˆ la procedura piรน rapida ed economica, ma รจ possibile solo se non ci sono figli minori, nรฉ maggiorenni incapaci o economicamente non autosufficienti. I coniugi, personalmente, si rivolgono agli Uffici predisposti del proprio Comune dove dovranno sottoscrivere lโ€™accordo davanti allโ€™Ufficiale di Stato Civile.


Quali documenti servono per la separazione consensuale

I documenti necessari per la separazione consensuale, sono:

  • Estratto per riassunto dellโ€™atto di matrimonio;
  • Certificato di residenza e stato di famiglia, anche contestuale, di entrambi i coniugi;
  • Copia di un documento di identitร  di entrambi i coniugi;
  • Copia del codice fiscale di entrambi i coniugi.

In caso di domande di contributo economico o in presenza di figli minori, al ricorso devono essere allegati, anche:

  • le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni di identitร  di entrambi i coniugi;
  • la documentazione attestante la titolaritร  di diritti reali su beni immobili e beni mobili registrati, nonchรฉ di quote sociali, di identitร  di entrambi i coniugi;
  • gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari relativi agli ultimi tre anni di identitร  di entrambi i coniugi;

Nei procedimenti relativi ai minori, al ricorso รจ allegato:

  • un piano genitoriale che indica gli impegni e le attivitร  quotidiane dei figli relative alla scuola, al percorso educativo, alle attivitร  extrascolastiche, alle frequentazioni abituali e alle vacanze normalmente godute

I vantaggi della separazione consensuale

  • Piรน rapiditร : i tempi sono notevolmente ridotti rispetto a una causa di separazione giudiziale.
  • Meno costi: si evitano le spese di un lungo processo.
  • Maggiore serenitร : affrontare la separazione con spirito collaborativo riduce conflitti e tensioni, soprattutto quando ci sono figli coinvolti.

๐Ÿ‘‰ In sintesi: se cโ€™รจ volontร  di collaborazione, la separazione consensuale rappresenta la strada piรน rapida, economica e serena per affrontare un momento di cambiamento cosรฌ importante.

๐Ÿ“ž Se stai pensando a una separazione o sei stato raggiunto da una richiesta di separazioneย  e vuoi capire quale percorso sia piรน adatto alla tua situazione, contattaci: insieme valuteremo la soluzione piรน sicura e tutelante per te e per la tua famiglia.

Gratuito patrocinio: cosโ€™รจ e chi puรฒ beneficiarne nel 2025

Hai bisogno di un avvocato ma temi di non potertelo permettere? Sappi che in molti casi puoi avere assistenza legale gratuita, grazie allโ€™istituto del patrocinio a spese dello Stato, piรน conosciuto come gratuito patrocinio.

Cosโ€™รจ il gratuito patrocinio?

Il gratuito patrocinio รจ un diritto previsto dalla legge italiana che consente ai cittadini con redditi bassi di essere assistiti da un avvocato senza dover sostenere le spese legali, perchรฉ a pagarle รจ lo Stato.

Chi puรฒ richiederlo?

Puรฒ fare richiesta chi ha:

  • cittadinanza italiana o รจ cittadino straniero regolarmente soggiornante (questo perchรฉ รจ necessario un documento dโ€™identitร  per la richiesta di ammissione) oppure apolide;
  • un reddito annuo non superiore a un certo limite stabilito dalla legge.

๐Ÿ”” Novitร  2025: Il limite di reddito per accedere al gratuito patrocinio รจ stato aumentato.

Qual รจ il nuovo limite di reddito?

Con il Decreto del Ministero della Giustizia del 11 luglio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il nuovo limite di reddito รจ stato elevato a โ‚ฌ 13.659,64.

Fino al 2024, il limite era โ‚ฌ 12.838,01, quindi si tratta di un aumento significativo che permetterร  a piรน persone di accedere al beneficio.

Il reddito da considerare รจ quello famigliare, ossia il reddito complessivo del richiedente e delle persone conviventi, come risulta dall’ultima dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi).

Attenzione: si tiene conto del solo reddito personale quando sono oggetto della causa diritti della personalitร , ovvero nei processi in cui gli interessi del richiedente sono in conflitto con quelli degli altri componenti il nucleo familiare con lui conviventi.

CODICE ROSSO: la persona offesa dai reati di cui agli articoli 572, 583-bis, 609-bis, 609-quater, 609-octies e 612-bis, nonchรฉ, ove commessi in danno di minori, dai reati di cui agli articoli 600, 600-bis, 600-ter, 600-quinquies, 601, 602, 609-quinquies e 609-undecies del codice penale, puรฒ essere ammessa al patrocinio anche in deroga ai limiti di reddito previsti dalla Legge

Come si presenta la domanda?

La domanda va presentata in forma scritta, e deve contenere:

  • i dati anagrafici del richiedente;
  • il motivo per cui si vuole fare causa o difendersi;
  • una dichiarazione dei redditi (autocertificazione ai sensi del DPR 445/2000);
  • eventuali documenti a supporto (es. copia dellโ€™ultima dichiarazione dei redditi, NO ISEE).

A seconda del tipo di causa, la domanda si presenta:

  • presso la segreteria dellโ€™Ordine degli Avvocati;
  • oppure direttamente allโ€™autoritร  giudiziaria (es. nel processo penale).

L’avvocato lo scelgo io?

Sรฌ, puoi scegliere liberamente lโ€™avvocato tra quelli iscritti negli elenchi degli avvocati abilitati al patrocinio a spese dello Stato. Puoi trovarli sul sito dellโ€™Ordine degli Avvocati della tua cittร .


Hai dubbi? Contattami

Se pensi di poter rientrare nei requisiti o vuoi sapere se puoi beneficiare del gratuito patrocinio, puoi contattarci per una valutazione preliminare.

Ti aiuterรฒ a:

  • capire se hai diritto al patrocinio gratuito,
  • predisporre e presentare la domanda,

avviare o difenderti in un procedimento legale senza preoccuparti delle spese legali.

Reato estinto con condotte riparatorie: quando e come รจ possibile?

Molti assistiti, coinvolti in un procedimento penale, ci chiedono: รˆ vero che se risarcisco il danno posso evitare il processo o la condanna? La risposta รจ: sรฌ, in certi casi รจ possibile ottenere lโ€™estinzione del reato con il risarcimento del danno. In questo articolo ti spieghiamo quando si puรฒ fare, come funziona e quali vantaggi puรฒ portare.


1. Cosโ€™รจ lโ€™estinzione del reato per condotte riparatorie

Il nostro ordinamento prevede che alcuni reati possano essere dichiarati estinti se lโ€™imputato pone in essere determinate condotte riparatorie, come ad esempio il risarcimento integrale del danno alla persona offesa.

Si tratta di una forma di giustizia riparativa, introdotta con il d.lgs. 274/2000 per i reati di competenza del giudice di pace, e poi estesa anche ad alcuni reati piรน gravi (come ad esempio le lesioni personali colpose o alcuni reati contro il patrimonio).


2. Quando รจ possibile ottenere lโ€™estinzione del reato

Lโ€™estinzione del reato per risarcimento del danno รจ possibile solo per alcune tipologie di reati. I principali requisiti sono:

  • Reato perseguibile a querela di parte
  • La persona offesa deve aver ricevuto un risarcimento integrale del danno
  • se la persona offesa non accetta il risarcimento รจ comunque possibile chiedere al Giudice di dichiarare estinto il reato formulando unโ€™offerta reale a norma degli artt. 1208 e seguenti c.c.
  • la condotta riparatoria deve essere posta in essere prima della dichiarazione di apertura del dibattimento

3. I vantaggi per lโ€™imputato

Se il giudice accoglie lโ€™istanza il reato รจ dichiarato estinto e lโ€™imputato non subisce alcuna condanna. I vantaggi sono notevoli:

  • Nessuna iscrizione nel casellario giudiziale come condannato
  • Niente processo (o processo che si chiude rapidamente)
  • Nessuna sanzione penale

Naturalmente, tutto questo richiede la collaborazione della persona offesa e un intervento tempestivo del difensore.


4. Il ruolo dellโ€™avvocato

Il compito del difensore รจ valutare subito se il reato rientra tra quelli estinguibili, contattare la persona offesa (quando possibile) e costruire un accordo riparativo che soddisfi le condizioni di legge. Dopodichรฉ si puรฒ presentare unโ€™istanza al giudice, anche prima del dibattimento. Di frequente accade anche che, trovato lโ€™accordo con la persona offesa, questโ€™ultima decida di procedere alla remissione di querela con chiusura immediata del procedimento ed estinzione del reato, senza bisogno di dover presentare lโ€™istanza ex art. 162 ter c.p. al Giudice.


Conclusione

In molti casi, una soluzione intelligente e collaborativa puรฒ evitare lโ€™aggravarsi delle conseguenze penali. Se sei coinvolto in un procedimento penale per un reato procedibile a querela di parte, valuta con il tuo avvocato se puoi risolvere la situazione in modo efficace e senza condanna, attraverso un percorso riparativo.

Hai bisogno di una consulenza su un procedimento in corso? Contattaci: possiamo valutare insieme se ci sono le condizioni per richiedere lโ€™estinzione del reato.

Divieto di avvicinamento e diritto di visita

Oggi parleremo del rapporto tra la misura cautelare del divieto di avvicinamento e il diritto di visita del genitore separato, alla luce della recentissima sentenza n. 19483/2025 della Corte di Cassazione penale.


1. Cosโ€™รจ la misura del divieto di avvicinamento?

Si tratta di una misura cautelare (ex art.โ€ฏ282 ter c.p.p.) volta ad impedire alla persona indagata o imputata di avvicinarsi alla persona offesa, ai luoghi frequentati dalla persona offesa o dai suoi famigliari. La misura puรฒ consistere anche nel divieto di comunicazione , con qualsiasi mezzo, con la persona offesa o con i suoi conviventi o con le persone che le sono affettivamente legate. La sentenza 19483/2025 ha confermato la legittimitร  di applicare tale divieto anche nei confronti del figlio minore quando questo abbia assistito a maltrattamenti, cioรจ nel caso di violenza domestica cosiddetta assistita.

In concreto, il provvedimento puรฒ vietare ad un padre indagato di maltrattamenti in famiglia, a cui abbia assistito il figlio,  di avvicinarsi ai luoghi frequentati dal minore (abitazione, scuola, parchi ecc.), di comunicare con lui o di usare intermediari.  Lโ€™obiettivo primario รจ quello di tutelare il minore che sia stato vittima o testimone della violenza. 


2. Il diritto di visita del genitore separato

Nel diritto civile, in caso di separazione o divorzio, รจ riconosciuto al genitore non collocatario il diritto di visita al figlio minore, spesso regolato dal tribunale civile nellโ€™interesse del bambino. Questa misura mira a salvaguardare il legame genitoriale, bilanciando i diritti di entrambi i genitori.

Tuttavia, secondo la Cassazione, questo diritto non รจ assoluto, ma deve cedere di fronte alla necessitร  di tutelare il minore che sia stato vittima dei maltrattamenti, anche nel caso in cui non siano a lui diretti ma vi abbia assistito.  

La tutela del minore รจ prioritaria e superiore anche al diritto di visita. 


3. La sentenza n.โ€ฏ19483/2025: i punti salienti

  • Si conferma che il minore vittima diretta o testimone di maltrattamenti รจ qualificato come โ€œpersona offesaโ€ dal reato, giustificando una tutela penale piรน incisiva .
  • Il Giudice penale puรฒ pertanto adottare misure cautelari che siano, astrattamente, in contrasto con il provvedimento civile che dispone il diritto di visita, laddove queste siano ritenute necessarie per proteggere il minore.
  • La tutela del minore รจ prioritaria e superiore, in unโ€™ottica di bilanciamento di diritti, rispetto al diritto di visita del genitore.

Sei vittima di maltrattamenti in famiglia e vuoi conoscere quali sono le forme di tutela concretamente volte a proteggere te e la tua famiglia? Sei stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e non sai come difenderti? 

Contattaci per fissare il tuo appuntamento.

Il nuovo reato nel decreto sicurezza: la norma “ANTI GANDHI”

Hai sentito parlare del recente decreto sicurezza? da oggi รจ legge e una delle novitร  piรน interessanti riguarda l’introduzione di un nuovo delitto che riguarda l’impedimento della circolazione su strada. Vediamo di cosa si tratta in modo semplice e chiaro.

Di cosa si tratta?
Il decreto sicurezza ha modificato lโ€™art. 1 bis del D.lgs n. 66/48 trasformando quello che prima era un illecito amministrativo in un reato che punisce chiunque ostacoli o impedisca la libera circolazione su strada o su ferrate, ostruendo la stessa con il proprio corpo. Questo puรฒ includere azioni come bloccare un’arteria stradale, mettendosi seduti sulla stessa cosรฌ da impedire il passaggio dei veicoli e delle persone.

Perchรฉ รจ stato introdotto?
L’obiettivo principale รจ garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada, prevenendo situazioni di pericolo che possono derivare da atti di sabotaggio, proteste o altri comportamenti che ostacolano la circolazione. In questo modo, si vuole tutelare la libertร  di movimento e ridurre i rischi di incidenti o blocchi improvvisi.

Quali sono le sanzioni?
Le sanzioni previste per chi viola questa norma sono la reclusione fino a un mese o la multa fino a 300 Euro, ma se il fatto รจ commesso da piรน persone riunite la pena aumenta e consiste nella reclusione da sei mesi a due anni. 

In sintesi
Il nuovo reato mira a proteggere la circolazione stradale e a garantire che tutti possano muoversi in sicurezza. รˆ importante rispettare le regole e ricordare che azioni che ostacolano il traffico possono avere conseguenze legali serie.

Va ricordato che lโ€™art. 1 del D.lgs 66/48 sanziona con la reclusione da uno a sei anni il reato di blocco ferroviario ovvero lโ€™illecito commesso da chi, per impedire od ostacolare la libera circolazione, depone o abbandona congegni o altri oggetti di qualsiasi specie in una strada ordinaria o ferrata o comunque ostruisce o ingombra una strada ordinaria o ferrata (comma 1); alla stessa pena รจ soggetto chi con le stesse modalitร  commette analogo blocco in una zona portuale o nelle acque di fiumi, canali o laghi, per ostacolare la libera navigazione, o comunque ostruisce o ingombra tali zone (comma 2). La pena รจ raddoppiata se il fatto รจ commesso da piรน persone, anche non riunite, ovvero se รจ commesso usando violenza o minaccia alle persone o violenza sulle cose (comma 3). 

Se hai altre domande o vuoi approfondire qualche aspetto, i legali del nostro studio sono qui per aiutarti!